Oggi si sente spesso parlare di “MENTORE”, non a caso la società di cui sono co-fondatore si chiama Mentoring Resources.
Ma chi è realmente un mentore?
Quali capacità dovrebbe avere?
Significato di “mentore?
La parola mentore è un termine molto antico che deriva dal nome del Maestro di Telemaco, il figlio di Ulisse.
Quando Ulisse partì da Itaca per andare a Troia, affidò il suo giovane figlio alle cure di Mentore, il cui compito era quello di consigliare e sostenere Telemaco durante l’assenza del padre.
Atena, poi, dea della sapienza oltre che delle armi e della guerra, prese le spoglie dello stesso Mentore per occuparsi del figlio del suo protetto.
Il mentore oggi.
Nel linguaggio comune la parole mentore ha assunto il significato di consigliere fidato, guida saggia, precettore.
Riconosciuto oggi come qualcuno che conosce una vasta gamma di segreti su uno specifico argomento o su un’attività, il mentore è quindi una persona che tenta di trasferire la sua conoscenza ad altri.
Ma il compito di un mentore non è solamente quello di trasmettere la propria conoscenza.
Quando trasmettiamo i nostri insegnamenti, le nostre abitudini, le nostre tradizioni e la nostra educazione ai nostri figli ad esempio, il nostro obiettivo non dovrebbe essere quello di creare delle copie di noi stessi.
Quello che vogliamo ottenere è che imparino a pensare con la propria testa, secondo le loro inclinazioni personali ma forti delle esperienze e delle conoscenze che hanno acquisito.
Il mentore allena la tua mente.
Ad oggi sono convinto che gran parte dei risultati che sono riuscito ad ottenere siano dovuti alla forza di volontà e alla perseveranza (leggi anche l’articolo in cui parlo della leggendaria perseveranza di Ray Kroc), qualità che ho allenato soprattutto grazie alla arti marziali.
Un mio maestro diceva sempre che quando combattiamo dobbiamo pensare alle nostre mani come alle truppe di un esercito e alla nostra mente come ad un generale.
Se una truppa cade, l’altra la può sostituire o può venire in suo aiuto, ma se cade il generale probabilmente saremo sconfitti.
È la mente la nostra più grande risorsa.
E’ quella che dobbiamo allenare.
È facile andare avanti e impegnarsi quando le cose vanno bene, ma è quando siamo a terra che dobbiamo imparare a rialzarci.
È nei momenti più duri che dobbiamo riuscire a non darci per vinti, continuare a credere nei nostri obiettivi e a lavorare sodo per ottenerli.
Purtroppo capita che anche quando tutto sembra in equilibrio, nel profondo, a volte, non ci sentiamo soddisfatti.
Oggi le nostre vite sono spesso bloccate da diversi tipi di impedimenti, ci svegliamo la mattina e ripetiamo automaticamente le stesse azioni, seguendo la nostra routine senza mai fermarci a pensare.
A cosa serve un mentore?
Un mentore non ti dice COSA pensare, ma piuttosto COME pensare.
La maggior parte delle persone che riescono a raggiungere degli obiettivi nella vita hanno in comune una caratteristica fondamentale: la perseveranza.
Per perseveranza si intende la costanza e la fermezza nel perseguire i propri scopi, nel proseguire sulla strada intrapresa e nel lottare per raggiungere i propri obiettivi nonostante le difficoltà che si possono incontrare.
Sto veramente vivendo la vita che voglio?
Il mio lavoro mi rende felice?
Le persone che ho accanto sono veramente quelle che sceglierei in questo momento?
Per rispondere a queste domande dovremmo prima chiederci che cos’è la LIBERTA’.
Cos’è la libertà?
La libertà non è solamente la facoltà di scegliere il proprio modo di agire nei vari contesti, come ad esempio la libertà di culto, di opinione, di pensiero, etc.
Libertà significa anche non essere sottomessi alla volontà degli altri, non essere imprigionati o sotto un regime che ci costringe a comportarci ed agire secondo modi prestabiliti.
Oggi apparentemente non abbiamo regimi che ci controllano, ma spesso senza neanche rendercene conto veniamo inconsciamente controllati da regole sociali, stereotipi, giudizi che neanche ci appartengono.
Oggi più che mai abbiamo bisogno di IMPARARE A PENSARE.
Imparare a pensare ci rende più liberi.
La formazione ci rende più liberi.
Questo perché un individuo che pensa o che “sa pensare” tenderà ad agire in modo libero, le sue decisioni non saranno spinte da linee guida prestabilite da un sistema di credenze ereditato ed assimilato, ma dalle sue inclinazioni personali, dai suoi desideri, dagli obiettivi che vuole raggiungere (leggi anche l’articolo “Se i tuoi pensieri ti comandano, ordinati di cambiare”).
Ecco perché oggi più che mai avere qualcuno che ci sostenga e ci guidi costituisce una grande risorsa.
Lo scopo del mentore.
Il mentore è un coach, un insegnante, qualcuno che ispira con il proprio esempio, che sostiene, qualcuno capace di incentivare la persona a riconnettersi con i suoi bisogni profondi.
Qualcuno in grado di fare in modo che le risorse interiori diventino scelte concrete e azioni di vita.
Quando ripenso ai maestri che più hanno influenzato la mia vita, rivedo alcune caratteristiche comuni: tutti mi hanno spinto a sfidare le mie capacità, a temprare la forza di volontà e a mettermi alla prova.
Alcuni sono stati severi, altri meno, ma tutti sprigionavano una grande energia positiva, in tutti era evidente la passione e l’amore per ciò che insegnavano, tutti credevano fermamente nei propri valori e tutti mi hanno profondamente arricchito con il loro esempio e i loro insegnamenti.
Ma veniamo a te.
Nel corso della tua vita, hai mai sentito il bisogno di avere una guida o un supporto?
Ti sei mai sentito così a terra da sentire la necessità di qualcuno che ti aiutasse a rialzarti?
C’è qualcuno che consideri un maestro?
Qualcuno a cui ti ispiri nei momenti di difficoltà?
Un antico proverbio cinese dice: “quando l’allievo è pronto il maestro si manifesta”.
Forse il momento è arrivato!
Non mi sono autoproclamato tuo maestro ci mancherebbe, mi farebbe solo molto piacere condividere con te quello che i miei maestri mi hanno insegnato, quelle informazioni hanno cambiato la mia vita trasformandola in quella dei miei sogni.