Per una persona come me, per la quale la formazione e lo studio continuo, hanno rappresentato e rappresentano tutt’ora una base fondamentale nella mia vita, Socrate e il suo pensiero mi hanno sempre affascinato ed ispirato.
Se c’è una cosa per la quale Socrate è famoso anche per i meno ferrati in filosofia è la celeberrima frase, che secondo l’oracolo di Delfi lo rese l’uomo più sapiente fra gli uomini:
IO SO DI NON SAPERE
Tale frase racchiude in sé tutta la sua concezione della conoscenza.
Essere consapevoli della propria ignoranza
“Beata ignoranza”?
Se sai di non sapere, sai già molto!
Il vero sapiente è colui che sa di non sapere, ovvero colui che sa di non avere la verità in mano, che non pensa di sapere tutto ma continua sempre a ricercare.
Proviamo ad immaginare la nostra “sapienza” come un enorme puzzle composto da innumerevoli pezzi.
Ecco quel puzzle non potrà mai essere completato poiché per quanto riusciremo a completarne una buona parte, non riusciremo mai a trovare ogni pezzo e soprattutto non riusciremo a farli combaciare nel modo giusto.
Questo è l’obiettivo della nostra vita, la ricerca, che porterà si a dei risultati e traguardi ma che non saranno mai la meta finale in quanto cercheremo sempre quel pezzo in più, non riuscendo mai però a completare il grande puzzle del nostro sapere.
Quando l’oracolo di Delfi disse a Socrate che era l’uomo più saggio sulla Terra, Socrate rispose dicendo: “Io so di non sapere“.
Socrate sapeva che c’erano tante cose di cui non era a conoscenza e per questo motivo era sicuro solo di una cosa: non sapeva nulla.
Proprio l’accettazione di questa sua condizione lo rese così saggio.
Quanto povera sarebbe la vita e lo spirito dell’essere umano senza la fame di conoscenza che lo contraddistingue?
Il male è generato dall’ignoranza
Secondo Socrate, l’uomo, naturalmente incline alla felicità, l’avrebbe potuta raggiungere solo attraverso il bene, e il bene, poteva essere fatto solo attraverso la conoscenza e la ragione.
Quindi chi fa il male lo fa per ignoranza del bene.
L’unico modo per conoscere il “bene” è il continuo studio e la continua ricerca.
Appunto il malvagio scambierebbe per un bene autentico quello che è solo un vantaggio effimero e spesso illusorio, preferendo ad esso ciò che invece è veramente degno di essere perseguito.
Ad esempio se una persona compie azioni cattive in nome del denaro oppure del potere, le compie perché considera questi elementi molto più importanti dell’amicizia, del sostegno reciproco, della vita umana stessa: di conseguenza è “ignorante” di ciò che conta realmente nella vita.
Sapere di non sapere ti renderà una persona migliore
L’equilibrio tra la fiducia nella ragione e la tesi della “docta ignorantia” è uno dei lasciti più preziosi che il filosofo greco ha donato all’intera umanità.
Oggi giorno scopriamo che le nostre conoscenze sono sempre più fondate sul sentito dire, sulla lettura svogliata di qualche articolo, sulla ricerca di informazioni superficiali sulla rete…
Molte persone sono quindi il prodotto di una conoscenza distorta.
Ci troviamo in un mondo dove la tecnologia ci consente un’apparente e frammentario accesso al sapere, basato sempre più spesso su i social; però tale conoscenza distorta influenza e contamina il nostro modo di pensare e conoscere.
Solo prendendo coscienza di tutto ciò riuscirai a darti lo slancio per diventare una persona migliore.
Come?
Comprendendo di non sapere e quindi decidendo di formarti!
Formarsi, formarsi e ancora formarsi…
Di questi tempi, appunto, c’è sempre più bisogno di formazione per poter riuscire a fare la differenza nella vita.
Per riuscire a correggere i propri errori, per trovare le giuste soluzioni ai problemi che sbarrano la strada, per raggiungere qualsiasi essi siano i nostri obiettivi nella vita.
Quello che contraddistingue le persone di successo è la continua fame, voglia di sapere e conoscere.
La domanda che dovresti porti a questo punto è:
perché le persone di successo hanno maturato questa consapevolezza, mentre gli altri non ci sono ancora riusciti?
Lo hanno fatto perché queste persone hanno uno SCOPO, ed hanno appreso quanto sia importante la continua formazione e crescita personale per riuscire a perseverarlo, soprattutto ai giorni d’oggi dove le tecnologie e il sapere evolvono a velocità esponenziale.
L’importanza della formazione continua è innegabile.
L’apprendimento continuo è decisivo per la performance, la motivazione, l’entusiasmo e l’impegno dei propri collaboratori.
Ricordiamoci che per sopravvivere nei mercati di oggi e di domani, la formazione continua non è opzionale, ma al contrario, assolutamente obbligatoria!
È palese, inoltre, l’esistenza di un legame diretto tra quest’ultima e la sensazione di crescita personale e di sviluppo dell’autostima.
Il pensiero di Socrate, a distanza di secoli, continua a spronare la ricerca di nuove tessere del puzzle della nostra conoscenza.
Buon Lunedi!!!!