Abbiamo tutti le nostre cicatrici...le mie sono semplicemente più visibili di altre.
Sofferenza, dolore, desiderio di riscatto, motivazione: ecco quello che i segni sul nostro corpo rivelano.
Le cicatrici fanno capire agli altri quello che siamo e quello che abbiamo passato.
Per Veronica hanno un significato speciale.
La accompagnano da quando, a 15 anni, è stata colpita da una meningite batterica fulminante.
Ormai fanno parte di lei e grazie alla sua forza sono un monito di speranza per chi la sostiene e la ammira.
La forza di Veronica viene tutta dai valori che lo sport è riuscito a trasmetterle fin da bambina e in cui ha continuato a credere anche dopo la malattia.
Non riuscendo a prendersi una pausa dal “suo mondo”, uscita dall’ospedale è andata subito a prendere lezioni di canoa, per non essere costretta a stare troppo in piedi a causa del recupero dalla malattia.
La sua grande passione per lo sport ha fatto si che tra il 2012 e il 2016 si aggiudicasse ben 13 ori consecutivi alle paraolimpiadi!
Veronica pratica anche parasnowboard e per non farsi mancare proprio niente, ha aggiunto alla lista delle sue sfide personali il paratriathlon.
Il prossimo obiettivo sono le Olimpiadi di Tokio 2020/21.
Ma per una ragazza che ha superato l’ostacolo peggiore che la vita può presentare, la malattia, tutto, a confronto, potrebbe sembrare quasi un gioco da ragazzi.
Cosa sono la fatica di sostenere una competizione sportiva o i sacrifici a cui uno sport agonistico può sottoporti, rispetto a vedere il tuo corpo trasformarsi irreversibilmente e la tua vita appesa a un filo?
Le cicatrici che ti procuri mentre eserciti il coraggio non ti faranno mai sentire inferiore.
Cosa serve quando la vita ti mette davanti a certe sfide?
Ti serve il coraggio, il coraggio di dire a te stesso che, nonostante tutto, LA VITA DEVE ANDARE AVANTI!
La motivazione più grande Veronica l’ha trovata nello sport, ma senza la sua famiglia, i suoi amici, il suo sorriso e soprattutto la sua visione ottimistica della vita non sarebbe arrivata dove è adesso.
I suoi successi sportivi parlano chiaro: i nemici più spaventosi, la malattia e la paura sono stati ampiamente sconfitti.
La paura di non poter vivere “una vita normale”, che gli altri ti possano vedere in modo diverso, la paura di non essere più quella di prima, la paura di non poter più fare le cose che fanno le “persone comuni”, in primis la paura di perdere la cosa più preziosa: la vita!
Tutto questo è passato in secondo piano perché, come dice lei stessa:
la mia malattia mi ha dato delle possibilità incredibili, ho girato il mondo e conosciuto persone e storie pazzesche che mi hanno arricchito.
Non si rende conto che è la sua stessa esperienza a diventare qualcosa di «pazzesco» per chi ha il privilegio di ascoltarla.
Il suo è un esempio che dovrebbe farci riflettere, stimolarci a fare le scelte giuste, ma anche prenderci qualche rischio.
#hai già letto l’articolo su Niki Lauda?
Il lunedi lo dedico ai miei mentori, persone che in qualche modo hanno segnato la mia vita dandomi nuovi spunti su cui riflettere e soprattutto suggerimenti unici su come non perdere mai la volontà e la tenacia di perseguire i miei obiettivi.
Ricorda: tutti partiamo da ZERO, pochi arrivano al loro SOGNO più grande.
Se vuoi scoprire come entrare a far parte di quei pochi clicca sul link qui sotto.
Buon Lunedi del Mentore!!!