I soldi contano davvero?
Presumo che una domanda del genere ti abbia già fatto saltare sulla sedia!
Sto lavorando come un mulo solo per arrivare in fondo al mese e mi chiedi se i soldi contano davvero.
Sei pazzo?
Cosa ne pensa Zig Ziglar?
Zig Ziglar a questo punto ti direbbe:
Questa è la storia americana, no?
È il prezzo che paghiamo per il sogno americano e aggiungo io anche italiano.
E se i soldi non avessero importanza?
Facciamo finta per un momento che il denaro non sia importante o, se ti torna meglio, facciamo finta che ne hai così tanto da non essere più un problema.
Come vivresti la tua vita senza il problema dei soldi?
All’apparenza sembra una domanda carica di risposte complesse ma in realtà è davvero abbastanza semplice, perché ci sono solo due scelte.
O viviamo per vivere, o viviamo per dare.
O viviamo per l’arricchimento di noi stessi o viviamo per aiutare gli altri.
Il nostro intero sistema di valori si basa su tale decisione.
Zig Ziglar racconta una storiella che fa proprio al caso nostro.
Un professionista di grande successo con un reddito a sei cifre si rivolge ad un avvocato fallimentare in quanto prossimo alla bancarotta e al fallimento.
Nel rivedere i documenti finanziari il procuratore fa due scoperte.
Una ovviamente era una montagna di debiti prodotti da acquisti smodati di “roba”.
La seconda scoperta invece era una rivelazione secondo lui importante e cioè che non un centesimo del reddito di quest’uomo d’affari era stato dato in beneficenza.
Aveva fatto la sua scelta.
Nel suo libro autobiografico, L’uomo alla ricerca del significato, il famoso psichiatra e sopravvissuto all’olocausto Dr. Viktor Frankl aveva osservato che coloro che avevano maggiori probabilità di sopravvivere alle atrocità, agli abusi, alle malattie e alla fame nei campi di concentramento erano quelli che nonostante la loro debolezza fisica ed emotiva si erano prodigati in qualche modo per aiutare i loro compagni di prigionia, mentre quelli che si erano ritirati totalmente nella propria auto-sopravvivenza avevano più probabilità di morire.
Anche loro avevano fatto le loro scelte.
Il caso di fallimento comporta una situazione finanziaria, ma non riguarda i soldi.
I soldi sono stati solo un mezzo.
Il caso delle vittime del campo di concentramento non ha assolutamente nulla a che fare con i soldi.
Chiaramente entrambe le storie illustrano l’importanza critica del sistema di valori che scegliamo per le nostre vite.
O scegliamo di vivere per la soddisfazione dei nostri desideri egoistici, o scegliamo di vivere per l’arricchimento nostro (non materiale) e degli altri.
A questo punto ti rifaccio la domanda:
I soldi contano davvero?
Certo che contano.
Abbiamo mutui da pagare e bambini da educare, automobili, assicurazioni e molti altri obblighi finanziari.
Ma ognuno di noi deve fare quella scelta critica sui propri valori.
Il denaro viene prima delle nostre vite e delle nostre attività o c’è un valore maggiore in ciò che facciamo e nel modo in cui viviamo?
Un saggio una volta disse:
Il denaro verrà quando stai facendo la cosa giusta.
Io aggiungo che se viene nel momento sbagliato, lo spenderai senza cognizione e sparirà allo stesso modo di come è arrivato.
Una percentuale altissima di persone che vincono alla lotteria somme di denaro ingenti tornano ad essere più “poveri” di prima entro un paio di anni…se non meno.
Scrivimi per una consulenza.
Sarò ben lieto di rispondere a qualsiasi domanda tu voglia farmi: