Una vecchia storiella racconta di quando Pablo Picasso seduto ad un caffè di Parigi viene riconosciuto da una donna che gli chiede di disegnarle qualcosa di veloce su un tovagliolo.
Assecondandola, Picasso inizia a disegnare.
Dovrei chiederle un milione di dollari!
Le dice sorridendo, una volta finito.
Confusa e presa alla sprovvista, la signora sottolinea che gli ci sono voluti solo 30 secondi per disegnarlo.
Picasso le risponde:
No, mia cara donna, ti sbagli!
Mi ci sono voluti 30 anni per disegnarlo in 30 secondi.
Nel corso degli anni si stima che Picasso abbia prodotto fino a 50.000 opere d’arte, che vanno da dipinti e disegni a ceramiche e arazzi.
È più di un pezzo al giorno dal momento in cui è nato.
L’arte è stata la sua vocazione e anche in tenera età Picasso non solo ha mostrato un talento prodigioso, ma non ha mai dubitato che sarebbe stato grande.
Picasso ha dedicato la sua vita al suo mestiere.
Sebbene il talento abbia avuto un ruolo fondamentale, studiando la sua vita e la sua produzione artistica si capisce che dietro il suo successo c’è sempre stato un grande impegno ed una forte etica del lavoro.
Tutto ciò che ha a che fare con la dedizione e l’impegno vanno di pari passo con il concetto di forza di volontà e io aggiungo di duro lavoro.
Ci sono elementi della vita di Picasso che ci mostrano come funziona la forza di volontà e come possiamo utilizzarla a nostro vantaggio.
Cos’è la forza di volontà?
In poche parole, la forza di volontà è la capacità di resistere alla gratificazione a breve termine per un obiettivo a lungo termine.
Entra in gioco quando fai di tutto per evitare la tentazione di un biscotto mentre sei a dieta, ad esempio, o quando scegli di non procrastinare di fronte a una scadenza.
Per comprendere il concetto, tuttavia, è importante sapere perché questo conflitto si verifica sempre, prima o poi, dentro di noi.
Sembra essere un prodotto di ciò che gli psicologi chiamano un processo duale nella nostra mente.
L’economista comportamentale vincitore del premio Nobel Daniel Kahneman, nel suo libro Thinking, Fast and Slow, descrive perfettamente il processo duale.
Nel nostro cervello ci sono due sistemi:
– Sistema 1: è un processore automatico, per lo più inconscio, che usa le emozioni per prendere decisioni rapide;
– Sistema 2: è un processore controllato, pienamente consapevole, che fa scelte razionali nel tempo.
Semplificando: il Sistema 1 è un retaggio del nostro passato, è un sistema primitivo che si occupa di gratificazione a breve termine, mentre il Sistema 2 è un risultato più recente dell’evoluzione che si occupa di pianificazione a lungo termine.
Sebbene la civiltà moderna funzioni principalmente con enfasi sul lungo termine, operiamo ancora con parti dello stesso cervello che facevano affidamento sul pensiero a breve termine per sopravvivere e riprodursi.
E’ ovvio che fra questi due sistemi si scateni una battaglia ed è a questo punto che entra in gioco la forza di volontà
Sviluppa la forza di volontà grazie alla mente primitiva
Da bambino, Picasso era un cattivo studente.
Un prodigio dell’arte, certo, ma poco concentrato su nient’altro.
Non riusciva a completare nessun compito perché tutto ciò che voleva fare era dipingere.
Arrivati ad un certo livello, sia lo studio che la pittura comportano un ritardo nella gratificazione a breve termine, ma per Picasso la pittura non è mai stata un compromesso perché gli piaceva.
Il modo più efficace per perseguire un obiettivo a lungo termine è in realtà sfruttare il potere della nostra mente primitiva.
Il sistema 1 è veloce e reattivo.
È al posto di guida ed è ciò che rende difficile l’autocontrollo.
Ma se riesci a collegare il tuo obiettivo a lungo termine a emozioni più profonde, puoi ingannare la mente evolutiva affinché lavori per te.
Questo è ciò che ha fatto Picasso.
Se usi la capacità di ragionamento del Sistema 2 per inquadrare emotivamente il tuo obiettivo a lungo termine, puoi sopraffare gli altri impulsi che il Sistema 1 ti lancia quando diventa difficile.
Questo spiega perché le persone parlano di passione quando si tratta di successo.
Questo spiega anche perché se ami veramente ciò che fai non senti la fatica, e la tua forza di volontà sembra un’energia inesauribile.
Inoltre se sei consapevole del tuo talento e della tua capacità di fare, il tuo lavoro non vacillerà mai.
Prendi Picasso, per esempio.
Possiamo pensare che probabilmente c’era un forte legame tra la sua convinzione nelle sue capacità e la sua incredibile produzione.
Quando si trattava di pittura, disegno o altri mestieri, non sembrava mai scendere a compromessi per il guadagno a breve termine della procrastinazione.
Sembrava sinceramente credere di essere stato messo sulla Terra per fare arte, quindi si alzava ogni mattina nella sua vita adulta e si metteva al lavoro per creare due o tre, e talvolta, più opere.
Questo è un tasso di produzione senza precedenti anche tra i grandi.
Probabilmente aveva le sue distrazioni e tentazioni, ma semplicemente non sembravano avere importanza.
Dai slancio alla forza di volontà grazie alla motivazione esterna
Indipendentemente dal fatto che abbiamo o meno una fonte infinita di forza di volontà, ci sono momenti in cui è ancora difficile da sfruttare.
A volte, ciò di cui abbiamo bisogno è un motivatore esterno per ispirare lo slancio.
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L’uso della progettazione dell’ambiente è una parte di esso.
Rendendo il nostro ambiente più compatibile con i comportamenti che creano abitudine, possiamo limitare la quantità di forza di volontà che dobbiamo usare.
Il secondo tipo di motivatore esterno è l’influenza degli altri, soprattutto quando si tratta di impegno.
Questo è qualcosa che Kelly McGonigal sostiene.
È professoressa alla Stanford University e autrice di The Willpower Instinct.
Ha scoperto che, ad esempio, quando due persone si impegnano in un programma di palestra, è molto più probabile che entrambe le parti lo portino a compimento.
Se vai da solo, potresti cedere a una cattiva ragione qua e là, ma se qualcun altro ti sta aspettando, è probabile che tu vada anche quando altrimenti potresti non farlo.
Insieme a Picasso, Henri Matisse è considerato uno dei grandi artisti del XX secolo.
Matisse è stato il primo inventore di ‘arte brutta’ e si dice che una delle più grandi opere di Picasso, Les Demoiselles d’Avignon, sia stata direttamente ispirata dalla rivalità dei due uomini.
Senza Matisse, Picasso probabilmente non avrebbe mai dipinto il suo capolavoro?
Se saputa sfruttare la forza di volontà diventa uno strumento migliore del QI per eccellere a livello accademico, così come ti rende un leader più efficace addirittura più del carisma.
Sulla base di questo, non è difficile capire perché è così cruciale.
In molti modi la vita di Pablo Picasso esemplifica cosa significa essere un artista.
Era ossessionato dal suo mestiere dal giorno in cui è nato e aveva un’etica del lavoro senza precedenti.
Alcune parti centrali della sua vita fungono da specchio di come la forza di volontà potrebbe svolgere un’azione cruciale nelle nostre vite e ci danno una comprensione più chiara di come possiamo usarla meglio.
Se hai obiettivi a lungo termine, la forza di volontà è importante.
Impara a farla funzionare.
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Buon Lunedi del Mentore!