Non riesci mai a prendere una decisione? Potresti soffrire di indecisione cronica.
L’indecisione cronica è la tendenza ad evitare di prendere decisioni.
Tutti noi abbiamo sperimentato come ci si sente di fronte a grandi decisioni esistenziali, come ad esempio “comprare quella casa?” oppure “accettare quel lavoro?”, ma alcune persone possono sentirsi profondamente indecise anche di fronte a piccole decisioni di poco conto come quale film guardare la sera o dove andare a cena.
Procrastinazione, perfezionismo, disturbo ossessivo compulsivo conducono spesso all’indecisione cronica!
La testa delle persone che soffrono di indecisione cronica è piena di dubbi.
Rimangono paralizzate dall’incertezza, riflettono ore sulle conseguenze che ogni scelta potrebbe comportare, immaginano scenari disastrosi e comunque sempre negativi e hanno paura di rimpiangere le decisione prese.
Così restano bloccati, rimandano o evitano ogni decisione.
Tutti noi abbiamo passato periodi di indecisione, in cui l’ansia e la paura di sbagliare non ci hanno permesso di muoverci a cuor leggero.
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Evitare di prendere decisioni è abbastanza comune in alcuni momenti della vita, ma la maggior parte delle persone riesce comunque ad andare avanti.
Al contrario della comune indecisione, l’indecisione cronica è una modalità di comportamento duratura e stabile nel tempo.
Da cosa deriva l’indecisione cronica?
Esistono diversi fattori che portano verso l’indecisione cronica, vediamo i principali:
1. Evitare potenziali rischi
Ogni decisione comporta dei rischi e non è mai possibile eliminarli tutti.
Prendere una decisione comporta un cambiamento e i cambiamenti spaventano.
La novità ci costringe a rimetterci in discussione, ad abbandonare la nostra routine rassicurante e questo aumenta la sensazione di instabilità e la preoccupazione sulla nostra capacità di potercela fare.
La prudenza è sicuramente una caratteristica utile ma potrebbe essere usata impropriamente: la pianificazione eccessiva e la paura di sbagliare spesso impediscono di agire.
Prova a riflettere.
Hai mai rinunciato a qualche progetto per azzerare tutti i rischi?
2. Evitare la scelta sbagliata
Ti sei mai trovato di fronte ad una scelta che ti spaventa?
Ti è mai capitato di immaginare di avere grossi rimpianti o di rimanere intrappolato in una situazione senza via d’uscita?
A quel punto vorresti evitare a tutti i costi di commettere un errore e di prenderti la responsabilità della scelta.
“Sarà l’università giusta?”, “sarà il compagno di vita che ho sempre voluto?”, “Sarà il lavoro giusto per me?”
E se è comprensibile spaventarsi di fronte a scelte di questa entità lo è certamente meno ritrovarsi paralizzati di fronte a decisioni molto più banali.
Ma per alcune persone i dubbi sono gli stessi e si ritrovano paralizzate.
3. Paura di perdere opportunità
Un’altra motivazione che spinge all’inazione è la paura di perdere qualche occasione prendendo una determinata decisione: si vorrebbero mantenere aperte tutte le opzioni.
Non si sceglie per la paura che la decisione presa precluda alternative allettanti, ad esempio ci si può sentire incapaci di scegliere un percorso professionale perché ne esclude altri che reputiamo interessanti.
In questo caso non siamo di fronte ad una condizione in cui vorresti qualcosa ma hai paura delle conseguenze, ma piuttosto ad una situazione in cui vorresti tutto e non vuoi rinunciare a niente.
4. Giustificare l’indecisione
Infine, ci sono alcune persone che ritengono giusto continuare a procrastinare finché non si sentono sicure al 100% (condizione pressoché inattuabile).
Queste persone si considerano giustamente caute e vedono gli altri che prendono facilmente decisioni come troppo impulsivi o sprezzanti.
La loro regola è fare tutto perfettamente cercando di ridurre al minimo qualsiasi rischio e imperfezione.
Purtroppo però questo comporta enormi ritardi e spesso rinuncia ad agire.
I costi dell’indecisone
A volte si è così focalizzati sulle possibili conseguenze negative di fare la scelta sbagliata da ignorare completamente i costi del non prendere nessuna decisione.
Si immaginano gli effetti negativi di un’azione e si trascurano quelli dell’inazione.
Il problema è che le conseguenze negative sono solamente possibili e non scontate.
Certo che ci sono dei rischi nel prendere una decisione ma pensiamo a cosa comporta non agire:
- opportunità che si perdono;
- restare bloccati in circostanze insoddisfacenti;
- rimanere indietro rispetto a coetanei, amici e familiari;
- sensazione di insoddisfazione e inefficacia.
L’azione potrebbe produrre rimpianto.
Non fare nulla sembra più sicuro.
Ma mantenere una situazione irrisolta ci da solo una certezza: nessun progresso, nessuna crescita, nessun risultato.
Se ti accorgi che rimani spesso bloccato da dubbi e incertezze e vedi sfumare occasioni e nuove possibilità ti consiglio di correre subito ai ripari!
Il Coaching può essere una valida cura all’indecisone
Se vuoi:
- Sviluppare la capacità di definire e raggiungere gli obiettivi;
- Vincere la paura e imparare a prendere decisioni favorevoli;
- Migliorare la capacità organizzativa;
- Gestire le reali cause di perdita di tempo e la procrastinazione;
- Imparare a lavorare per priorità e obiettivi
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# Leggi anche Come sfruttare al meglio un percorso di Coaching
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