Esistono 3 modi per usare i tuoi punti di forza in maniera più efficace e smetterla di auto-sabotarti!
Gli psicologi positivisti Christopher Peterson e Martin Seligman hanno scoperto 24 punti di forza caratteriali comuni all’umanità:
curiosità, creatività, giudizio, amore per l’apprendimento, coraggio, umorismo, perseveranza, onestà, gusto, amore, gentilezza, intelligenza sociale, lavoro di squadra, leadership, capacità di perdonare, correttezza, umiltà, prudenza, autoregolazione, apprezzamento della bellezza e dell’eccellenza, prospettiva, gratitudine, speranza e spiritualità.
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Se sai riconoscere quali sono i tuoi punti di forza puoi sicuramente migliorare le prestazioni in molte aree della tua vita.
I punti di forza elencati sopra sembrano influenzare il modo in cui pensi, in cui ti senti e in cui ti relazioni con il mondo e saperli sfruttare può renderti più sano, più felice e con più successo.
Ecco quindi le 3 strade da percorrere per imparare a smettere di auto-sabotarti nella vita ed iniziare ad utilizzare i tuoi punti di forza in maniera sana e utile.
1. Conosci i tuoi punti di forza
Il primo passo da fare è sicuramente l’auto esplorazione.
Quali sono le abilità che usi di più nella vita?
Quelle che ti hanno portato ad avere dei risultati in qualche campo o che ti aiutano a stare bene in relazione con gli altri?
Leggendo le parole sopra sicuramente ti sarai riconosciuto in alcune mentre in altre no!
Rileggile attentamente e poi scegline 5 che sembrano caratterizzarti meglio.
2. Attenzione all’auto-sabotaggio
I tuoi principali punti di forza possono aiutarti ad avere successo e a stare meglio, ma se sono abusati o usati nel modo sbagliato, possono in realtà crearti degli impedimenti e portarti a sabotare te stesso
Di nuovo è necessario un lavoro di auto riflessione.
Prova a leggere gli esempi sotto.
Qualcuno di questi esempi ti suona familiare?
Prudenza: essere propositivi, responsabili e coscienziosi.
La prudenza è sicuramente una caratteristica utile ma potrebbe essere usata impropriamente: la pianificazione eccessiva e ossessiva spesso impedisce di agire.
Prova a riflettere.
La pianificazione ossessiva ti ha impedito di agire su qualche progetto?
In tal caso, quale piccolo passo puoi fare per iniziare ad andare avanti?
Curiosità: apertura all’esperienza, ricerca di novità.
Se usata eccessivamente può portare ad essere fuori luogo in alcune situazioni e a distrarsi dall’obiettivo e divagare.
Ti è mai capitato che qualche curiosità ti abbia distratto da ciò che stavi facendo e che questo ti abbia fatto perdere tempo e divagare perdendo il filo e la concentrazione?
Perseveranza: tenacia, operosità.
Anche in questo caso un uso eccessivo della tenacia può portare ad uno squilibrio, a non sapere quando fermarsi e a ignorare la necessità di prendersi delle pause.
Pensi mai al tuo lavoro tutto il tempo, trascurando i pasti, l’esercizio fisico, la compagnia e il sonno?
Un uso eccessivo della perseveranza può minare il tuo equilibrio tra lavoro e vita privata ed essere causa di forte stress.
Riesci a riconoscere quando hai bisogno di fare una pausa?
Ti prendi del tempo per riposarti e ricaricare?
Apprezzamento della bellezza e dell’eccellenza: sensibilità estetica, meraviglia, capacità di stupirsi.
Un uso sregolato di questa capacità può portare a perfezionismo e di conseguenza al rimanere bloccati per paura di sbagliare.
Cosa puoi fare per ricordare a te stesso che la vita è un processo di apprendimento in cui sbagliare è consentito?
Puoi andare oltre le tue paure e costruire un atteggiamento all’ apprendimento più aperto e meno rigido?
Riesci a riconoscere che gli errori possono accadere e che possono portarti in futuro a migliorare te stesso e le tue prestazioni?
3. Rimettiti in carreggiata con il “se allora”
Se hai abusato di uno dei tuoi punti di forza, puoi iniziare a rompere questa abitudine utilizzando il piano “se-allora”.
Pensa a un comportamento alternativo positivo che ti aiuti a tornare in carreggiata e ripetiti:
Se mi accorgo di usare eccessivamente (la tal caratteristica), allora passerò al (comportamento alternativo).
Per esempio, per la prudenza potrei usare un se allora di questo tipo:
Se ho pianificato in maniera eccessiva e ho paura di agire, allora cercherò di concentrarmi su un piccolo passo che posso fare per iniziare a muovermi in avanti.
Allo stesso modo per la perseveranza:
Se ho spinto troppo e mi sento sovraccaricato, allora mi prenderò una pausa per ripristinare la mia energia e lavorare meglio in seguito.
E così per tutte le altre caratteristiche.
Adesso prova ad applicare questi 3 passaggi nella tua vita quotidiana e vedrai che inizierai a riconoscere quando in qualche modo ti stai auto-sabotando e potrai provare a correggere il tiro!
Come puoi ben vedere c’è molto su cui lavorare se vuoi veramente capire quali sono i tuoi punti di forza e come fare a sfruttarli al 100%.
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Grazie per aver letto il mio articolo!
Coach Nicola